Come è fatta una porta in laminato effetto legno
Il principale motivo per cui scegliere una porta in laminato effetto legno va ricercato nella sua stessa composizione, che assicura solidità e un’estetica accattivante. La struttura viene realizzata in legno tamburato oppure listellare; poi c’è il rivestimento, ovvero il laminato, che è appunto l’elemento caratterizzante.
Si tratta di fogli impregnati di resine termoindurenti fenoliche o melanimiche, che vengono prima incollati e pressati tra loro e poi fissati su pannelli di Mdf, truciolato o tamburato. Uno di questi fogli è decorativo, cioè riproduce fedelmente qualsiasi altro materiale; nel caso delle porte effetto legno, com’è facile dedurre, si può scegliere fra diverse essenze, dalle più chiare alle più scure.
Per quanto riguarda i sistemi di apertura, invece, è possibile optare per porte a battente, scorrevoli oppure salvaspazio, per esempio a libro. Non mancano i modelli filomuro, sempre più apprezzati.
Nella foto ti mostriamo una delle proposte appartenenti alla collezione Grafite di Bertolotto: il modello 111 colorazione Grano. La finitura in melaminico strutturato è trattata con specifici additivi che riducono la carica batterica fino al 99 per cento entro 24 ore. Il design moderno e minimalista è determinato dal telaio TKT, resistente all'acqua e con coprifili complanari, ma anche dai bordi e dalle spigolature con raggiature minimali di 1 mm.
Le qualità del laminato
Sfatiamo un luogo comune: il laminato non è affatto un materiale scadente, anzi dà grandi soddisfazioni. E lo dimostra il fatto che è da tempo fra i più utilizzato nel settore dell’arredamento. Vero anche, d’altra parte, che ci sono laminati di qualità superiore e altri di qualità inferiore. Dipende dallo spessore e dai collanti usati in fase di produzione. Quelli poliuretanici, per esempio, rappresentano una garanzia.
Molto conta il tipo di pressatura e a tal proposito bisogna distinguere fra laminato Hpl (Hight Pressure Laminate), Cpl (Continous Pressure Laminate) e Chpl (Continous Hight PRessure Laminate). Nel primo caso, come spiega la definizione stessa, la pressatura è molto elevata e tale risulta, di conseguenza, anche il grado di resistenza.
Nel secondo caso è continua ma meno forte, di conseguenza la resistenza è inferiore. Il laminato Chpl è una sorta di mix, nel senso che la pressatura è continua ma al contempo assai potente. Ci sono poi altri elementi che incidono sulla qualità delle porte in laminato, comprese quelle effetto legno. Bertolotto, per esempio, oltre a ricorrere a trattamenti antibatterici propone prodotti con certificazione di resistenza al graffio UNI 9428 e realizzati con legno in LSB certificato idrofugo EN335 con ZERO formaldeide.
Nella foto, un altro esempio: questa volta si tratta del modello 111M Bruno collezione Materik. Una porta a battente dal look giovane e dinamico, disponibile anche in numerose altre finiture.
La versatilità delle porte effetto legno
Le porte in laminato sono resistenti, solide, durevoli. Si puliscono con grande facilità e non temono le macchie. Quelle effetto legno hanno un altro notevole pregio: la versatilità. Non solo la gamma di colorazioni disponibili è molto più ampia e va molto oltre le tonalità che contraddistinguono le essenze vere, per quanto queste porte si integrano in qualsiasi contesto, moderno oppure più classico.
E sono adatte a tutti gli ambienti della casa, dal soggiorno al corridoio passando per il bagno. Donano sempre un valore aggiunto dal punto di vista stilistico, possono essere considerate vere e propri elementi di arredo e non è difficile trovare soluzioni che permettano di creare una continuità con il parquet o i mobili presenti in casa.
Nella foto vedi la porta scorrevole 111V Farro Satinato Extrachiaro della collezione Trame di Bertolotto, risultato di un perfetto incontro fra stile tradizionale e stile contemporaneo.
Come avere cura di una porta in laminato
Avere cura di una porta in laminato non comporta particolari fatiche né attenzione. Bisogna soltanto pulirle nel modo giusto, con un panno morbido (in cotone o microfibra) immerso in acqua e sapone neutro e poi ben strizzato, compiendo movimento dall’alto verso il basso. Mai applicare il detergente direttamente sulla porta, bisogna sempre diluirlo.
Se si tratta di un modello laccato lucido, è possibile anche usare un detersivo per i vetri. In ogni caso, poi si sciacqua il panno nella sola acqua e si passa nuovamente sulla superficie della porta, questa volta con movimenti dal basso verso l’alto. Infine, si asciuga delicatamente con un panno asciutto e pulito.
Se la porta presenta decori o pantografature, consigliamo di eliminare la polvere dalle parti più difficili con un piccolo pennello morbido prima di procedere con il lavaggio. Che può essere effettuato anche ogni 6 mesi.
Concludiamo con un’altra porta della collezione Materik di Bertolotto: il modello 111MV Nocciola. La particolarità sono gli inserti verticali in vetro che fanno parzialmente passare la luce e rendono l’insieme più movimentato, sempre nel segno di una grande eleganza.